La calamita de’ cuori, Venezia, Fenzo, 1753

Vignetta Frontespizio
 LA CALAMITA DE’ CUORI
 
 
    Dramma giocoso per musica da rappresentarsi nel teatro nuovo di San Samuele il carnovale dell’anno 1753, dedicato alle nobilissime dame veneziane.
    In Venezia, MDCCLIII, appresso Modesto Fenzo, con licenza de’ superiori.
 
 Nobilissime dame,
    tutte le mie attenzioni per rendere dilettevole questo qualunque siasi teatrale divertimento sono dirette al glorioso fine di farlo degno in qualche maniera delle eccellenze vostre. Ho motivo di consolarmi assaissimo veggendole dalla clemenza vostra aggradite e quella benignità, con cui nell’autuno passato m’incoraggiste, mi anima sempre più a meditare e ad esequire quanto a me sia possibile per continuarmi l’onor massimo della vostra umanissima prottezione. Supplico ossequiosamente voi tutte nobilissime gentilissime dame, onor della patria vostra, onor d’Italia ed esempio venerabile del nobilissimo vostro sesso, non cessare dalla clementissima predilezione con cui degnate vi siete di compatirmi sinora ed io certamente non lascierò di cooperare coll’industria mia per non demeritare le grazie vostre, protestandomi, pieno di venerazione ed ossequio, di vostre eccellenze umilissimo, ossequiosissimo, obbligatissimo servitore.
 
    Antonio Codognato
 
    Venezia, li 26 decembre 1752
 
 
 PERSONAGGI
 
 ARMIDORO costante
 (il signor Francesco Rolfi)
 ALBINA amorosa
 (la signora Clementina Spagnuoli romana)
 GIACINTO vezzoso
 (il signor Filippo Laschi, virtuoso di camera di sua altezza reale il principe Carlo, duca di Lorena e di Bar, eccetera, eccetera, eccetera)
 BELLAROSA detta calamita de’ cuori
 (la signora Serafina Penni)
 BELINDA stizzosa
 (la signora Agata Ricci)
 SARACCA bravaccio
 (il signor Giovanni Leonardi)
 PIGNONE avaro
 (il signor Niccola Petri)
 
 
 BALLERINI
 
    Madama San Giorgio André, signora Anna Ricci, monsieur Tavolagio, signora Madalena Ricci, la signora Margherita Falchini, il signor Michele Costa, la signora Laura Verder, il signor Giovanni Guidetti, la signora Giudita Falchini, il signor Agostino Bologna, la signora Geltruda Falchini, il signor Carlo Sabioni, signor Pietro Ricci. Maestro di balli il signor Francesco Sabioni.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo: tempio dedicato ad Amore col simulacro di Cupido ed ara accesa; gabinetto.
    Nell’atto secondo: giardino; notte; camera con lumi; sala illuminata e magnificamente adornata per festa di ballo.
    Nell’atto terzo: cortile; steccato per la giostra con scalinate all’intorno per li spettatori.
    La scena si rappresenta in Palermo. Le scene sono del signor Giovanni Battista Moretti. Il vestiario del signor N. N.